La Carta dei Diritti. Arte e Diritti

invito_Sara Montani_Casa dei Diritti copia.jpg

EXPO IN CITTÀ: A MILANO 4 MOSTRE DI SARA MONTANI parlano di Diritti.

5 - 29 maggio 2015 La Carta dei Diritti. Lib(e)ri per giocare, Galleria delle Lavagne.  | 20 - 28 luglio 2015 Omaggio a Depero. Arte e Gioco, Biblioteca Centrale - Palazzo Sormani.  | 14 - 19 settembre 2015, La Carta dei Diritti, Centro dell’Incisione Alzaia Naviglio Grande.  | 9 - 16 ottobre 2015, La Carta dei Diritti. Arte e Diritti Casa dei Diritti - Comune di Milano.

In occasione dell'Esposizione universale Expo Milano 2015 vengono inserite negli eventi Expo in Città, quattro mostre di Sara Montani articolate con differenti linguaggi sulle tematiche della Carta dei Diritti. Diventa un progetto organizzato in quattro momenti espositivi per raccontare attraverso l’arte gli articoli fondamentali della Dichiarazione universale dei diritti umani del 1948. Sono mostre personali in successione che, partendo da memorie di giochi infantili, parlano del rapporto tra arte e diritti: diritto alla vita, alla famiglia, al gioco, alla libertà.

 

9 - 16 ottobre 2015

La Carta dei Diritti. Arte e Diritti

Casa dei Diritti | Comune di Milano

In Casa dei Diritti verrà ospitato il percorso d’arte di Sara Montani con opere a tema “La Carta dei Diritti. Arte e Diritti”. L’inaugurazione si terrà venerdì 9 ottobre dalle ore 17.30 alle 19.30.

Presso la Casa dei Diritti sarà organizzato un dibattito/convegno che declinerà il senso e il valore filosofico delle opere esposte e del percorso proposto dall’artista per arrivare alla loro realizzazione. Verrà presentato anche un breve catalogo delle opera.

Intervengono Domenico Piraina, Mimma Pasqui, Giuseppe Landonio, Massimo Clara

Diritto alla vita, alla famiglia, al gioco, alla libertà. La Carta dei Diritti. Arte e Diritti, mostra personale dell’artista e operatrice culturale Sara Montani, è la quarta tappa di un progetto artistico per raccontare attraverso l’arte gli articoli fondamentali della Dichiarazione universale dei diritti umani del 1948. “Considerando che il riconoscimento della dignità inerente a tutti i membri della famiglia umana e dei loro diritti, uguali ed inalienabili, costituisce il fondamento della libertà, della giustizia e della pace nel mondo”, si legge nel Preambolo, l’infanzia e la famiglia, la donna, la libertà e la società sono i contenuti che prevalgono in mostra.

Dopo le precedenti esposizioni tenutesi a Milano presso la Galleria delle Lavagne, la Biblioteca Sormani e il Centro dell’Incisione Alzaia Naviglio Grande, Sara Montani presenta presso la Casa dei Diritti del Comune di Milano una selezione di opere realizzate con tecniche e procedimenti artistici diversi. Vesti e abiti che diventano opere d’arte, che raccontano di una presenza-assenza, talvolta apparendo in forma di gabbie o come camicie di forza: questi alcuni dei soggetti a cui l’artista ricorre per portare avanti la sua riflessione e la sua poetica.

La personale, inserita nel progetto Expo in Città, si tiene a Milano presso la Casa dei Diritti, in Via De Amicis 10. Il giorno venerdì 9 ottobre alle ore 17.30, in occasione dell’inaugurazione della mostra, sarà organizzato un dibattito che declinerà il senso e il valore filosofico delle opere esposte e del percorso proposto dall’artista per arrivare alla loro realizzazione; interverranno Pierfrancesco Majorino (Assessore Politiche Sociali e Cultura della Salute del Comune di Milano), Domenico Piraina (Dirigente DC Cultura - Polo Mostre e Musei Scientifici), Giuseppe Landonio (Oncologo, oggi consulente dell’Assessore Majorino sui temi della salute), Massimo Clara (Avvocato, componente della Commissione per assegnazione spazi luoghi di culto del Comune di Milano). Verrà presentato anche un catalogo delle opere in mostra.

LA CASA OSPITA L’ARTE PER METTERE AL CENTO I DIRITTI

Mimma Pasqui e lo Staff di Casa Dei Diritti 

In un contesto culturale frammentato e multietnico i linguaggi artistici possono diventare dimora di comprensione ed approfondimento dell’altro. Paul Klee diceva “L’arte non riproduce ciò che è visibile, ma rende visibile ciò che non sempre lo è.” ecco perché Arte e Diritti, l’arte di Sara Montani e la carta dei diritti è un percorso che ben trova identificazione e spazio fisico e simbolico nel contesto di Casa Dei Diritti, ormai punto di riferimento per chi, in città lavora per promuovere pari opportunità per tutte e tutti, combattere pregiudizi, stereotipi e prevenire discriminazioni.

Diritti umani molto spesso violati e disattesi...

Diritti... una parola oggi sulle labbra di tutti ma basta leggere la sola premessa della Dichiarazione Universale Dei Diritti dell’Uomo per capire che il vivere che ci circonda è una continua violazione, ancora oggi, di quanto approvato dall’Assemblea delle Nazioni Unite il 10 dicembre del lontano 1948. Proviamo allora a fermarci a riflettere attraverso l’arte perché come dice Giuseppe Landonio nella sua premessa sul diritto alla salute “A volte una foto, una poesia, una canzone o un film possono da soli cambiare la percezione delle persone su un evento” o sulla realtà.

Questa è la potenza di ogni forma di arte che entra nel profondo, si deposita sull’anima e ci stimola a riflettere, a pensare perché l’arte come prosegue Massimo Clara sul diritto di culto “...l’arte è uno strumento per sperimentare ed innovare le regole.” e conclude Domenico Piraina sui diritti delle donne e dell’infanzia “Ogni uomo ha diritto alla bellezza, all’arte, ad immaginare i propri mondi.”

Sì... ogni uomo ed ogni donna hanno diritto.

L'arte di Sara Montani affonda le radici nella memoria individuale e collettiva e nella trasmissione della conoscenza da generazione a generazione, esplicandosi attraverso il confronto tra le molteplicità dei linguaggi, delle tecniche espressive e delle poetiche” e si mette al servizio di valori, idee e principi con un percorso anche educativo rivolto a sancire diritti umani inalienabili.

 

VIVERE PER L'ARTE

Domenico Piraina - Direttore Palazzo Reale di Milano

 Vivere per l'arte è uno dei più straordinari destini che possono capitare agli uomini. Trascorrere il proprio tempo studiando e contemplando la bellezza, la fantasia, la creatività', significa vivere di emozioni, di gioia, di amore, di sentimenti nobili. Significa anche essere in piena comunità' di intenti con le più' alte espressioni spirituali dell'Uomo.
Educare al sentimento della Bellezza non attiene solo alla sfera prettamente estetica ma anche alla sfera morale: gli antichi greci lo avevano capito bene essendo il loro ideale pedagogico la kalokagatia, un insieme di bello e di buono.
L'arte, dunque, è anche bontà; tempo fa nel corso di una conferenza ( su Caravaggio, mi pare di ricordare) cui erano stati invitati dei reclusi di un carcere del milanese, uno di essi mi riferì che se avesse incontrato prima l'arte, forse non avrebbe commesso gli errori che gli avrebbero rovinato la vita. Risposi che nulla era perduto, che c'è sempre tempo per ricominciare. Ricominciare perché l'arte è sempre speranza, un invito ad immaginare un futuro più bello, ad essere ottimisti. Ed anche ad essere meno soli.

L'arte è un potente antidoto contro il dolore, contro l'insensatezza del vivere che a volte ci conduce su strade perdute: è quella luce, che ognuno di noi ha dentro di se, che illumina il nostro cammino, anche quello più' incerto e stanco. Ogni uomo ha diritto alla bellezza, all'arte, ad immaginare i propri mondi. Contro questi diritti, che sono veri e propri diritti naturali, si scagliano con violenza dittatori di ogni risma e i nemici dell'Umanita' e le recenti distruzioni di Palmira sono soltanto, purtroppo, la testimonianza più' recente. Mi sono sempre rimasti impressi nella mente i due famosi versi del poeta tedesco Johann Heinrich Heine " Chi brucia i libri, presto o tardi arriverà a bruciare gli esseri umani".

È già tragicamente successo, sta succedendo e può ancora succedere. 
L'arte è un diritto individuale e collettivo e tutti noi abbiamo il dovere di difenderla sia per noi stessi sia per le nuove generazioni cui dobbiamo garantire il diritto di cercare la felicità e di sognare.

 

 ARTE E DIRITTI

Giuseppe Landonio

Dal catalogo della mostra “La carta dei Diritti. Arte e Diritti”del 2015

Ritengo imprescindibile il rapporto tra arte e diritti. Non sarebbe vera arte quella che non rispettasse i diritti della persona, in tutti i suoi aspetti. E non sarebbero tutelati i diritti delle persone se queste non potessero esprimersi in manifestazioni artistiche libere e, appunto, personali. L'art 17 della Dichiarazione dei Diritti dell'uomo sancisce questi principi in modo inequivocabile.

Sul tema dei diritti, come assessorato al welfare e alla cultura della salute del Comune di Milano, ci siamo spesi in più direzioni: deliberando una carta dei diritti del cittadino rispetto alla salute, una carta dei diritti dei bambini, una carta per la salute mentale e, ora, una carta per i pazienti con decadimento cognitivo. Il riconoscimento di questi diritti non può essere che prodromico alla tutela della piena dignità del cittadino in quanto persona.

Per questo anche la sua manifestazione artistica va valorizzata in ogni momento della vita, soprattutto nei più angosciosi ( penso alla "follia" artistica di Alda Merini, o a quella di Dino Campana, di Nietzsche o di Van gogo..). Ma anche l'arte deve farsi carico della lesione di un diritto e gridare al mondo quando questi vengono conculcati.

Del resto i reportage fotografici di un Salgado, o quelli delle tragedie migratorie dei giorni nostri sono a testimoniarlo, con straordinaria e coinvolgente efficacia...

A volte una foto, una poesia, una canzone o un film possono da soli cambiare la percezione delle persone su un evento. La foto del bimbo morto sulla spiaggia o quella dell'orso polare scarnificato, due degli esempi più visti. Per non tornare a Guernica o all'urlo di Munch. E penso infine al sacrificio di un eroe dei nostri giorni, Kahled Asaad, l'archeologo morto a Palmira per mano dell'Isis. Un emblema della cultura dei diritti, nel momento in cui questi vengono maggiormente conculcati.

Foto di Agnese Meroni