La terra rispondeva con un ruggito fertile

Sara Montani in dialogo con Karen Blixen - a cura di MILANO CONNECTING STUDIO
29 / 09 / 2017 - 18.30-22.30
30 / 09 / 2017 - 18.30-22.30
Performances: 19.00 / 21.00
Studio di Sara Montani

Gli uomini civilizzati non sanno più cos’è la vera calma, e devono prendere lezioni di silenzio dal mondo selvaggio, prima che quel mondo li accetti. L’arte di muoversi con delicatezza, senza scatti improvvisi, è la prima arte del cacciatore (...). Chi sta cacciando non può fare a modo suo, deve vivere col vento, coi colori, con gli odori del paesaggio, adattarsi al ritmo dell’insieme che spesso lo costringe a ripetere più volte lo stesso gesto”.
Milano Connecting Studio, l’associazione che connette gli studi d’artista, apre alla città l’atelier di Sara Montani con l’open studio "Via Noto 15, La terra rispondeva con un ruggito fertile", che si terrà il 29 e 30 settembre 2017 dalle 18.30 alle 22.30. Ogni serata ospiterà due performances, la prima alle 19.00 e la seconda alle 21.00.

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Se "Via Noto 15, L’Ascolto della forma", la prima retrospettiva dedicata alla produzione dell’artista ha messo in luce l’azione dell’ascolto ricettivo di Sara Montani, "Via Noto 15, La terra rispondeva con un ruggito fertile" rivela la risposta che la stessa materia dà all’azione e alla creazione dell’artista presentando una serie di opere inedite scaturite dalla lettura delle memorie di Karen Blixen, autrice de La mia Africa. Come risponde la materia, se non attraverso l’imprevedibilità stessa della sensazione, dell’odore e del colore? Cosa c’è di più fertile se non il colore, che nella sua essenza, interroga? Negli anni Duemila, Sara Montani si imbatte nel lavoro dell’autrice Karen Blixen. Con la lettura de La mia Africa comincia una ricerca e una rifessione sul proprio vissuto, in cui le due voci dialogano e si fanno eco.
Sara Montani instaura con La mia Africa un vero e proprio dialogo: sono le parole che riverberano di immagini e sensazione, è dentro la parola stessa che l’artista percepisce il suggerimento del colore.

Il colore è il protagonista dell’evento: le sensazioni e gli interrogativi stimolati dalle parole della Blixen si concretizzano in una incessante ricerca cromatica che veicola i ricordi e genera ulteriori domande.
(Karen Blixen, La mia Africa, 1937)

"Via Noto 15, La terra rispondeva con un ruggito fertile" presenta un ciclo di opere inedite. La lettura de La mia Africa è stata un pretesto per avviare una sperimentazione e un’incessante ricerca cromatica. Le descrizioni degli ambienti, delle persone e le rifessioni elaborate dalla Blixen si traducono in colori, materia [Cfr: Nella piena luce del giorno (2005)] e via via l’Africa si immerge nell’esistenza dell’artista, divenendo essa stessa un simbolo del proprio agire [cfr. La mia Africa... come se l’intero bosco vibrasse leggermente (2005) e La mia Africa... la sera quando imbruniva (2005)].

Scopri le opere sul tema La mia Africa: Monotipi - Monostampa

L’Africa di Sara Montani non è il continente impenetrabile e bellissimo: non viene ritratta l’Africa e neanche rappresentato il lavoro della Blixen. La mia Africa è la cornice di una ricerca artistica, in cui emerge la coralità tra il colore, la parola e la materia.
L’evento "Via Noto 15, La terra rispondeva con un ruggito fertile" presenterà questo inedito ciclo di opere in concomitanza alla performance di alcuni attori che leggeranno dei brani scelti: saranno le stesse parole della Blixen ad accompagnare lo sguardo attraverso le opere.

Un open studio diverso, per scoprire la poliedricità dell’artista ben conosciuta nel panorama cittadino per la sua attività artistica e didattica. Diverso ma fondamentale, perché è dalla parola che ha avuto inizio l’Africa di Sara Montani.

Info e contatti:
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REDAZIONE: redazione@connectingstudio.it - DIREZIONE ARTISTICA: crotti@connectingstudio.it, carrara@connectingstudio.it

Milano Connecting Studio è l’associazione culturale no profit che raccoglie e mette in contatto artisti di area milanese e non solo, creando una rete di studi e luoghi di produzione che vogliono mostrarsi al pubblico.
Milano Connecting Studio avvicina i milanesi a quella che per l’artista è la vita di tutti i giorni: il lavoro nel proprio studio. Agli occhi dei visitatori, l’artista tornerà ad essere una persona in carne ed ossa - non una strana figura atemporale – ed è il ritrovare l’artista come uomo che genera lo stupore e rende possibile l’incontro. Tale stupore e tale incontro sono all’origine della connessione che cerchiamo tra produzione artistica e città.

Il progetto si anima di mostre espositive, dialoghi con artisti e molto altro, all’interno di eventi di open studio.
L’idea nasce da una giovane artista, Giulia Crotti, e un’altrettanto giovane curatrice, Cecilia Carrara, che, sostenute dal team, creano occasioni di incontro e collaborazione, spalancando le porte degli studi d’artista.