“I libri sono semi” dice Rodari. Un libro d’artista cos’è?

Gianni Rodari dice che “I libri sono semi”. E allora un libro d’artista cos’è? un’opera d’arte che vuole sembrare altro

Il libro d’artista è un seme curioso, è un’opera d’arte che mi attrae perché vuole sembrare altro da quello che appare: è un oggetto strano, che declina l’impianto narrativo mediante parole e immagini, carte e colori, materiali inusuali e invenzioni straordinarie al fine di comunicare il suo messaggio. Bisogna toccarlo il libro d’artista, manipolarlo, capirlo attraverso tatto, vista e olfatto, ascoltando il fruscio di pagine particolari, ma specialmente lasciandosi conquistare dal tutto. Come accade in un gioco, il suo declinarsi e il risultato finale sono piacere e meraviglia, una strategia ottimale che suscita interesse nei confronti della narrazione.

Graphie

Ne ho realizzati parecchi e ognuno nasce con una sua storia, i più da un testo poetico.
Scrive Loredano Matteo Lorenzetti per un libro realizzato insieme

“Il testo poetico è un luogo aperto di riflessione dove ci si può specchiare, in un ritmo, in un significato, in un senso complessivo, in un noi frammentato. Talvolta un insieme di suoni particolari che, facendo vibrare, per risonanza, la nostra esperienza, ci danno da pensare con la velocità e lo scroscio balenante d’un fulmine”.

A me succede proprio così.

Tracce e rimandi

Realizzare libri d’artista contempla quel fascino, che sempre mi avvince, del dialogo con l’altro, lasciandomi il piacere di riletture intime e personali che si esplicitano attraverso invenzioni tecniche fantasiose e spericolate.

Come accade in un gioco infantile. Ancora continua Loredano Matteo Lorenzetti:

“Fondere inchiostri diversi a diverso ‘timbro di voce’ – scritturale e pittorica – è far dialogare fra loro gli sguardi emozionati dell’anima, allorché incontrano i segni del dire e del dirsi inventivo. Unirli in un’opera che si fa racconto infinito, narrato attra- verso lo sguardo altrui. Tipi d’inchiostri, apparentemente dissimili, che legano invisibilmente l’umanità con il filo sottile del destino di bellezza a cui ciascuno è chiamato a realizzarsi o a lasciarsi interpretare dalla sensibile, creativa, lettura dell’altro”.

A Misura Mia

Ho confezionato libri d’artista grandi e minuscoli, cuciti con filo da ricamo o a pagine sparse, a leporello, arrotolati, con fogli piegati e ripiegati, con carte sottilissime o fatte a mano, dalla decisa grammatura che li mantenesse rigidi, con carte da lucido e acetati per la loro peculiare trasparenza, o carte dipinte usate a collage e incisioni ad acquaforte, cera molle, monostampa, monotipo. Ho usato la stampa digitale, la finart e la stampante di casa per scrivere i testi, mi sono avvalsa degli stampini o dei caratteri mobili, della monotype, o semplicemente della scrittura a mano con inchiostri e pennini.

Qualche libro ha avuto una lunga genesi, con ripensamenti e studi, altri il solo tempo necessario alla loro realizzazione. Alcuni raccontano di poesia, altri di filastrocche, altri solo di forme e colore, ma tutti parlano di me.