Paesaggi ed alberi

Alberi e paesaggi sono stati spesso una presenza nel mio lavoro. Da sempre sono stata coinvolta dalle problematiche riguardanti la natura e il mondo vegetale, oggi tanto umiliato dall’uomo.

 

Foglia di nocciolo

2010, foglie e rete stampate a monoprint, carta Graphia, 30 x 40 cm

 

PM 10. Polveri sottili - 2003, collografia, esemplare unico, stampato su carta Hahnemuhle, 120 x 80 cm

Il PM 10 presente nell’atmosfera sotto forma di microscopiche particelle, riduce drasticamente l’aspettativa di vita

Il coinvolgimento emotivo è stato progressivo negli anni e con esiti differenti. Nell’estate del 2006, vivendo in campagna un paio di mesi, mi è stato impossibile resistere al tentativo di passare sotto torchio ogni genere di vegetale, foglia, fiore o corteccia.  Ho realizzato con enfasi circa settanta stampe originali, a monoprint, con il torchio calcografico e fogli dalle varie dimensioni, dal 15x20 cm al 30x40, al 60x80, utilizzando la speciale carta cotone Graphia delle Cartiere Sicars di Sicilia. 
Solo in alcuni e pochi fogli, successivamente, sono intervenuta a pennello con colori acrilici. Sono foglie di piante da frutto, di vite, fico, nespolo, kiwi, melo, pero, gelso o ornamentali, come la passiflora, la vite del Canada, le ortensie, glicini, magnolia, edera, felci ed altre. Sono state oggetto di studi compositivi e cromatici non col fine di presentare la realtà fedelmente, ma per essere portavoci di contenuti e valori del mio tempo, attingendo concretamente alla realtà stessa, usandole quali matrici. In molte di questi lavori, compaiono reti, di colore contrastante le foglie stesse, ottenute stampandole in successivi e più passaggi a torchio. Reti simbolo, che imprigionano le foglie, reti sinonimo di sofferenza, quella che l’uomo infligge alla natura.

Arte e vita: da anni li penso affiancati, come due traversine dei binari del treno. Perciò indago l’impronta, come proiezione effettiva dell’esistenza, che è multiforme. Così, anche l’impronta delle foglie partecipa al mio racconto.

Molte delle foglie stampate appartenevano al giardino della casa natale di mia mamma, da poco mancata. La foglia del suo giardino, diventata matrice calcografica, mi ha restituito diverse immagini di sé per mezzo del colore. E nel suo viaggio, dalla matrice al foglio, il colore si è mescolato spontaneamente - come la Vita fa per l’Uomo - generando una varietà di toni cromatici e stampe tutte diverse, autentiche e uniche, come unico e autentico resta l’uomo.

Le foglie dei fiori e degli alberi da frutto, seminati e piantati da mamma Livia nel corso della sua lunga vita, passando sotto i rulli pressori del torchio calcografico, hanno lasciato sulla carta la loro impronta, con evidenti tracce di linfa, sinonimo, segno concreto e vero, del nutrimento vitale che la mamma ha lasciato in me e nei miei figli.

 
 

A SARA

Livia Sigorini - 1989

Sara, sinuosa brezza d'un lieto mattino

che inondò il mio cuore.

Ora, soffio di vento che spira tra le fronde,

granello di sabbia che si disperde fra le dune,

o goccia d'acqua nella marea dell'onda

che si infrange sulla scogliera,

ma fiore di vita se saprai amare.

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Vite e Oleandro

2010, foglie e rete stampate a monoprint, carta Graphia, 30 x 40 cm

 

Foglie

2008, foglie stampate a monoprint e acrilico, carta Graphia, 50 x 70 cm

Foglie

2008, foglie stampate a monoprint e acrilico, carta Graphia, 50 x 70 cm

 

Foglia di nocciolo

2010, foglie e rete stampate a monoprint, carta Graphia, 30 x 40 cm

 

Sospesa è la notte

2018, stampa calcografica su carta velina bianca, cm 20x30

 
 

2010, foglie e rete stampate a monoprint, carta Graphia, 41 x 30,3 cm

2010, foglie stampate a monoprint, carta Graphia, 40,5 x 30 cm

 

Senza titolo

2018, monoprint , cm 20x30